Sylvester Stallone torna al cinema. Detto così, in questo modo e senza mezzi termini, sembra che il popolare attore italo-americano stia veramente per approdare nuovamente sul grande schermo con uno dei suoi personaggi iconici o, quantomeno, con un nuovo blockbuster con possibili incassi da urlo. Per certi versi non siamo lontani dal vero, ma non in maniera diretta.
Sempre direttamente a ritornare sul grande schermo, però, sarà proprio uno dei suoi personaggi che gli hanno regalato fama e gloria. Anzi, il personaggio che, senza troppi giri di parole, rappresenta nella sua essenza una metafora della vita stessa; inteso, ancora, come la figura fittizia altrettanto leggendaria, protagonista della saga sportiva cinematografica più famosa del grande schermo. Stiamo parlando di Rocky Balboa. Dunque, allora, ci dovrà essere per forza di cose anche il suo ideatore e il suo interprete naturale? Sylvester Stallone, per l’appunto.
In verità non sarà proprio così: l’iconico pugile tornerà, ma non Sly. Anzi sì, ma non sarà lui. Magari qualcuno che lo interpreterà in un biopic tutto da scoprire e la cui attesa è scattata nel secondo successivo all’ufficializzazione del primo annuncio, che è stato lanciato attraverso i media di tutto il mondo.
‘I play Rocky’, è questo il titolo del film che verrà diretto dal regista Peter Farrelly. D’altronde, la MGM Studios, la casa produttrice di questo ambizioso progetto cinematografico, si affida, a quanto sembra e a quanto sta circolando in questi giorni, non tanto al cosiddetto ‘usato sicuro’ in fatto di direzione dei film, ma semmai a un regista che sa il fatto suo. Per esempio, titoli come ‘Scemo e più scemo’, ‘Tutti pazzi per Mary’, fino ad arrivare a quell’immenso capolavoro datato 2018, ‘Green Book’, il quale venne premiato con la statuetta come miglior film. Quindi, già da questo nome si sottintende che non sarà un’idea raffazzonata o campata in aria. Almeno si spera.
Eppure, non conoscendo il nome di chi svilupperà la sceneggiatura, le voci che sono circolate sul film biografico indicano che sarà interamente incentrato su un momento particolare della vita dell’attore italo-americano: ovvero quando ideò la storia che lo portò a vincere l’Oscar ed entrare nel mito e nella leggenda del cinema. Non a caso, l’intenzione di realizzare un film del genere non capita per caso.
Difatti, proprio quest’anno si sono celebrati, verso la fine del mese scorso, i 50 anni dello storico incontro di pugilato in cui Cassius Clay salì sul ring contro un illustre sconosciuto: un certo Chuck Wepner, in quello che doveva essere solamente un match di poco conto e che divenne, a tutti gli effetti, una vera e propria guerra tra i due fino all’ultimo round.
Lo sfidante riuscì a tenere testa al leggendario campione di boxe per tutte e quindici le riprese, anche se alla fine dovette capitolare. Conta poco questo dettaglio, perché la storia del pugilato era già stata scritta, senza sapere che si era aperta una finestra importante per il grande schermo.
Fu proprio questo episodio che quella stessa sera, del 25 marzo 1975, ispirò lo stesso Stallone per quella che sarebbe stata la sua prossima storia da scrivere e da sviluppare. Fino a quel momento, Sly stava cercando di sopravvivere e superare molte difficoltà. Difficoltà che dovrebbero essere, come detto fino adesso, il fulcro e la colonna portante della stessa sceneggiatura del biopic a lui dedicato. Data di uscita? Ancora difficile dirlo e, ovviamente, visto che è ancora in fase di sviluppo, appare ancor più complicato ipotizzare il periodo.
Anche se, forse, si potrebbe tentare: novembre 2026, per i 50 anni proprio del primo leggendario capitolo della saga di Rocky? Staremo a vedere.
L’articolo I Play Rocky: la storia di com’è nata la duplice leggenda proviene da IlNewyorkese.